L’ex Nar Massimo Carminati è tornato in carcere per scontare tre anni e quattro mesi di pena residua, parte dei dieci anni definitivi emessi nel contesto del processo Mondo di Mezzo. Questa mattina, Carminati si è costituito presso il carcere di Rebibbia. Inizialmente, l’ex terrorista era stato affidato ai servizi sociali, ma tale misura è stata poi sospesa a causa del ricorso presentato dalla Procura Generale della Capitale presso la Cassazione. I giudici supremi hanno rinviato la questione alla Sorveglianza, la quale ha negato la possibilità di una misura alternativa, evidenziando l’assenza di un percorso di risocializzazione per Carminati.
La decisione di riportare Carminati in carcere è stata influenzata dalla sua mancanza di partecipazione a programmi di riabilitazione, elemento ritenuto fondamentale per l’accesso a misure alternative alla detenzione. La difesa del ex Nar ha annunciato la volontà di presentare ricorso in Cassazione contro questa decisione, mettendo in discussione le motivazioni che hanno portato alla revoca dell’affidamento ai servizi sociali.
Carminati, figura controversa del terrorismo italiano, continua a suscitare attenzione e dibattiti e la sua situazione legale resterà sotto il controllo delle autorità giudiziarie. La vicenda ricorda le sfide legate alla reintegrazione di ex detenuti e terroristi nella società e l’importanza di meccanismi di risocializzazione per garantire la sicurezza pubblica.