A partire da domani, il rilascio di visite e certificati medici da parte dei medici di base, un tempo gratuiti, comporterà un costo fisso di 150 euro. Questa decisione radicale altera profondamente il rapporto tra medici e pazienti, sollevando preoccupazioni per il futuro della sanità pubblica in Italia. La notizia ha sorpreso molti italiani, che consideravano i medici di base come figure fondamentali per la loro salute. L’impatto economico di tale decisione peserà in particolare sulle famiglie a basso reddito, costrette a rinunciare a cure essenziali.
La riforma colpirà direttamente coloro che necessitano di certificati cruciali per invalidità civile, handicap e disabilità. Sebbene la legge stabilisca che tali certificati emessi da specialisti debbano essere gratuiti, in realtà molte regioni, come la Lombardia, vedono i cittadini costretti a spendere somme elevate per ottenere documenti necessari al riconoscimento dei diritti. Il processo per ottenere un certificato di invalidità prevede che il paziente si rivolga a un medico abilitato, il quale, in assenza di accordi con la regione, può richiedere un pagamento come libero professionista.
La situazione in Lombardia ha generato forti proteste, evidenziando un vuoto normativo che ricade sui pazienti. In risposta alle lamentele crescenti, l’assessore alla sanità lombarda, Giulio Gallera, ha annunciato l’intenzione di avviare un dialogo con i medici di base per trovare una soluzione che renda effettivamente gratuiti i certificati di invalidità per i cittadini della regione.