La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha rilasciato un’intervista al Financial Times, durante la quale ha affermato di identificarsi come conservatrice e di sentirsi più vicina a Donald Trump rispetto ad altri leader. Meloni ha sostenuto le critiche di JD Vance all’Europa, affermando che l’Europa ha perso di vista il suo impegno per la libertà di parola e la democrazia. Ha respinto l’idea di dover scegliere tra Stati Uniti ed Europa, considerandola infantile e superficiale.
La premier ha espresso un’opinione equilibrata riguardo ai dazi imposti da Trump, suggerendo di mantenere la calma e riflettere, piuttosto che reagire d’impulso. Ha notato che la protezione commerciale non è una novità e ha sottolineato che gli Stati Uniti stanno seguendo una traiettoria protezionista da tempo.
In relazione alla guerra in Ucraina, Meloni ha mostrato scetticismo riguardo alla proposta di una “forza di rassicurazione” europea, avvertendo che potrebbe essere vista da Mosca come una minaccia. Ha avuto fiducia negli sforzi statunitensi per raggiungere una pace giusta per Kiev, suggerendo che l’articolo 5 della NATO potrebbe essere esteso all’Ucraina senza una richiesta di adesione ufficiale, ritenendo questa soluzione più efficace.
Infine, Meloni ha risposto affermando che la Russia potrebbe rappresentare una minaccia a lungo termine, ma ha enfatizzato la necessità di essere pronti a difendersi da ogni tipo di minaccia, pur riconoscendo che l’Italia è stata criticata dagli Stati Uniti per la sua spesa in difesa, che rimane sotto l’obiettivo del 2% del PIL stabilito dalla NATO.
