C’è un’aria di nuove alleanze in Italia dopo la partecipazione di Giorgia Meloni al congresso nazionale di Azione, invitata dal leader Carlo Calenda, che ha definito la sua presenza un “atto di coraggio”. Durante il congresso, Calenda ha sottolineato le differenze rispetto al “campo largo” e al “populismo di destra” che unisce Conte a Salvini. Tra i temi discussi figurano il sostegno all’Ucraina, il nucleare, il Superbonus e la riforma della giustizia, con attacchi diretti a Conte sulla sua posizione riguardo al riarmo europeo.
Meloni ha provocatoriamente chiesto a Conte se desideri un’Europa “demilitarizzata” basata sulla buona fede delle potenze straniere, accusandolo di incoerenza per l’aumento delle spese militari durante il suo governo. Anche all’interno della maggioranza ci sono divergenze, con Salvini contrario a nuovi investimenti militari.
Malgrado Meloni abbia negato la ricerca di nuovi alleati, Calenda accusa chi lo attacca di non voler dialogare con l’avversario. Giovanni Donzelli, di Fratelli d’Italia, ha suggerito un possibile accordo tra Fratelli d’Italia e Azione nelle Marche, dove il governatore Francesco Acquaroli cercherà la rielezione. Donzelli ha elogiato Calenda per la sua opposizione costruttiva e l’apertura al dialogo.
Calenda ha evocato una “coalizione dei volenterosi” rispetto all’Ucraina, includendo Forza Italia e +Europa, ma escludendo Italia Viva. Questo scenario rivela potenziali sviluppi politici e alleanze che potrebbero ridefinire il panorama politico locale in Italia.