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martedì, 13 Maggio, 2025
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Meloni e il Manifesto di Ventotene: Le Cause della Rabbia dell’Opposizione

Giorgia Meloni ha suscitato polemiche nella Camera con un attacco al Manifesto di Ventotene, origine dell’Unione Europea, affermando: “Quella non è la mia Europa”. Le opposizioni, inizialmente divise con sei risoluzioni diverse, hanno trovato unità nel difendere il Manifesto antifascista. Elly Schlein ha accusato Meloni di voler nascondere le divisioni nel suo governo e di “oltraggiare la memoria europea”. Matteo Renzi ha ribadito che la premier non ama Ventotene poiché contrasta con le sue idee. Dopo queste dichiarazioni, il voto sulle risoluzioni ha visto il Partito Democratico compatto, eccetto Lorenzo Guerini, che ha votato anche per risoluzioni di Azione e Più Europa.

L’assenza di Meloni al momento delle dichiarazioni di voto ha alimentato le polemiche. Federico Fornaro ha esortato Meloni a “inginocchiarsi” davanti alla memoria dei fondatori del Manifesto. Quando la quarantesima sessione è slittata di ore, Meloni era in partenza per il Consiglio europeo, provocando ulteriori critiche. Mantovano, sottosegretario, ha giustificato l’assenza, ma Schlein ha accusato Meloni di “fuggire”. Conte ha denunciato l’irriconoscenza nei confronti di Ventotene, mentre Bonelli ha notato come Meloni eviti il dibattito parlamentare.

Le tensioni all’interno della maggioranza emergono anche da dichiarazioni della Lega, evidenziate da Schlein, che suggerisce che il gruppo “ha commissariato” la premier. Altri esponenti delle opposizioni hanno sottolineato l’assenza di una strategia coerente di politica estera da parte del governo, indicando che Meloni non ha un mandato chiaro per le discussioni europee.

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