Il viaggio della premier Giorgia Meloni negli Stati Uniti è improntato sui rapporti bilaterali tra Italia e Washington, sottolineando l’importanza degli Stati Uniti come primo alleato e l’eccellenza della cooperazione industriale e commerciale. Le aziende italiane, come Eni e Leonardo, hanno significativi investimenti negli USA, evidenziando il valore dei legami economici. Meloni intende facilitare un dialogo costruttivo tra l’Unione europea e gli Stati Uniti, in particolare per evitare conflitti commerciali. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha confermato un contatto continuo con Meloni prima dell’incontro con il presidente Trump.
Il confronto con Trump toccherà anche temi come le relazioni con la Cina e il conflitto in Ucraina. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha espresso fiducia nella capacità di Meloni di comunicare l’importanza dell’alleanza occidentale, sottolineando due pilastri: la forza militare degli Stati Uniti e le conquiste sociali europee. Tommaso Foti, responsabile degli Affari europei, ha evidenziato l’incontro bilaterale e la trattativa sui dazi, insieme agli argomenti legati alla difesa e alla NATO. Il vicepremier Matteo Salvini ha espresso supporto per un aumento dei finanziamenti per la difesa, oltre il 2%.
Il ministro Adolfo Urso ha sottolineato il ruolo cruciale della visita di Meloni nel facilitare il negoziato sui dazi, ponendo l’accento sulla necessità di ricomporre l’Occidente. Il viaggio di Meloni è arricchito da incontri con altri leader, come il primo ministro norvegese Jonas Gahr Støre, per promuovere partenariati industriali nei settori strategici.