I satelliti di Elon Musk, attraverso Starlink, sono pronti per essere attivati per le comunicazioni diplomatiche e militari italiane. Dalla risposta del ministro Luca Ciriani, emerge che le trattative tra il governo italiano e Starlink sono ancora in corso, mentre la premier Giorgia Meloni preferirebbe minimizzare la discussione sull’argomento. In questo contesto, Matteo Salvini ha invece evidenziato la situazione di Eutelsat, concorrente francese di Starlink, complicando ulteriormente le dinamiche politiche.
Ciriani ha descritto una politica di “due forni”, cercando di mantenere un equilibrio tra la pressione europea e il legame con Musk, il quale è diventato un attore politico influente. Il progetto Iris 2 dell’Unione Europea per comunicazioni satellitari sicure è presente nel dibattito, ma non sarà operativo prima del 2030. Questo ha spinto il governo a valutare alternative, compresi progetti pilota in diverse sedi diplomatiche.
Il ministro ha confermato l’esecuzione di sperimentazioni con Starlink in vari Paesi, pur sottolineando che nessun sistema è attualmente attivo. Il coinvolgimento di Musk, ora consigliere di Trump, cambia la percezione dell’imprenditore, facendone un decisore di sicurezza. Ciriani ha anche spiegato che i contratti sono stipulati tramite aziende italiane terze come Telespazio.
Il governo Meloni si trova a un bivio, in cui le scelte possono avere implicazioni significative. È stato sottolineato che le tecnologie di SpaceX dovranno garantire la protezione dei dati e la sovranità nazionale attraverso requisiti di crittografia.
