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venerdì – 7 Novembre 2025

Mercati azionari europei vicini ai massimi

I mercati azionari europei sono rimasti vicini ai massimi recenti, sostenuti dall’annuncio di nuovi accordi sull’intelligenza artificiale e dalla prospettiva di un miglioramento delle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. Gli operatori attendono la riunione della Federal Reserve statunitense, dalla quale si prevede un taglio dei tassi di 25 punti base.

Wall Street ha chiuso su nuovi massimi storici, dopo che Nvidia ha annunciato la costruzione di sette supercomputer per il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti e Microsoft ha raggiunto un accordo che consente la ristrutturazione di OpenAI. Anche le borse giapponesi e sudcoreane hanno segnato nuovi record.

L’Indice MSCI World Equity ha segnato un aumento inferiore allo 0,1% nella giornata, mentre lo STOXX 600 europeo era in rialzo dello 0,1%. Il DAX tedesco era in calo dello 0,1%, il CAC 40 francese invariato e il FTSE 100 di Londra in crescita dello 0,5%, dopo aver toccato un nuovo massimo storico.

Le società tecnologiche americane Microsoft, Alphabet e Meta pubblicheranno i risultati trimestrali più tardi nella giornata. Gli investitori vogliono vedere non solo numeri solidi, ma anche prove di una monetizzazione sostenuta dell’IA e di una domanda che si allarghi oltre il boom iniziale.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si trova in Corea del Sud, ottimista sulla possibilità di avanzare verso un accordo sui dazi ancora irrisolto con il presidente sudcoreano Lee Jae Myung. Trump è poi atteso per colloqui con il presidente cinese Xi Jinping. Trump ha dichiarato di aspettarsi una riduzione dei dazi statunitensi sulle merci cinesi in cambio dell’impegno di Pechino a limitare l’esportazione di precursori chimici del fentanyl.

Gli osservatori dei mercati sono in attesa della riunione della Fed prevista più tardi nella giornata, per la quale un taglio dei tassi di 25 punti base è ormai quasi del tutto scontato. La Fed potrebbe inoltre annunciare la fine del programma di quantitative tightening. La prospettiva di tassi più bassi negli Stati Uniti ha sostenuto i Treasury, con il rendimento decennale al 3,9909%. I rendimenti dei titoli di Stato europei sono rimasti stabili, con il decennale tedesco di riferimento al 2,6275%.

Sul fronte valutario, lo yen giapponese era a 152,25 dollari per yen. Il dollaro australiano è salito dopo che i dati sull’inflazione hanno mostrato un aumento dei prezzi superiore alle attese, riducendo le speranze di un taglio dei tassi. L’euro è rimasto stabile a 1,1643 dollari e l’indice del dollaro è salito dello 0,2% nella giornata.

I prezzi del petrolio sono saliti grazie all’ottimismo sugli incontri tra Stati Uniti e Cina. I future sul Brent sono aumentati dello 0,2% a 64,55 dollari al barile, mentre il greggio USA è salito dello 0,2% a 60,26 dollari al barile. L’oro è stato scambiato a 4.024,29 dollari l’oncia.

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