I listini borsistici sono spinti dalle aspettative di una forte deregolamentazione dei mercati e dalla speranza di un cambiamento nella politica sui tassi di interesse da parte della Federal Reserve. Il Dow Jones ha registrato un incremento dello 0,68%, lo S&P 500 è aumentato dell’1% e il Nasdaq ha guadagnato l’1,30%. Anche le piazze europee mostrano segni di solidità, con Milano che cresce dell’1,14%, in linea con i trend di Parigi e Francoforte, mentre Londra ha fatto registrare un aumento dell’1,5%. Il listino di Londra, il Ftse 100, ha raggiunto un nuovo record storico di 8.516 punti. Questo ottimismo nei mercati è sostenuto da segnali positivi sull’economia globale, nonostante una contrazione delle vendite al dettaglio in Gran Bretagna dello 0,3% a dicembre abbia portato a un abbassamento della sterlina, incrementando le aspettative di un possibile taglio dei tassi d’interesse da parte della Banca d’Inghilterra il mese prossimo.
In Italia, l’inflazione continua a diminuire, ma permangono preoccupazioni riguardo al settore industriale. Tuttavia, a Piazza Affari, i titoli industriali stanno riscontrando buoni risultati, con Stellantis in crescita del 3,8%, Iveco che guadagna il 3,6% e Buzzi che aumenta del 3,5%. Il valore dell’euro rimane debole rispetto al dollaro, con il cambio attuale fissato a 1,0284.
In sintesi, i mercati azionari nel complesso mostrano un clima di ottimismo, spinti sia dalla possibilità di cambiamenti significativi nella politica monetaria da parte delle banche centrali, sia da dati economici mixati che alimentano le speranze degli investitori. In particolare, il contesto europeo risulta favorevole, mentre l’attenzione si concentra sui titoli industriali italiani e sull’andamento della valuta europea rispetto al dollaro.