Inizia una nuova settimana di incertezze sui mercati globali, segnati dalle tensioni tra Israele e Iran e dalla stagnazione nelle trattative commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea sui dazi. In questo contesto, gli investitori si orientano verso beni rifugio come l’oro, mentre il dollaro si apprezza rispetto a euro, yen e sterlina.
Le principali banche centrali si preparano a prendere decisioni sui tassi d’interesse, con la Banca del Giappone che ha già confermato il mantenimento dei tassi invariati. Domani, è attesa la comunicazione della Federal Reserve.
Dati recenti mostrano un aumento del costo del gas e della luce in Italia: nel 2024, il prezzo medio del gas naturale è salito del 15,1%, mentre i prezzi dell’energia elettrica per i clienti domestici sono diminuiti ma restano superiori alla media della zona euro. L’Arera segnala la necessità di tenere conto degli oneri e delle imposte che compensano queste variazioni.
Nel mercato petrolifero, l’Agenzia Internazionale dell’Energia prevede che la domanda di petrolio raggiungerà un picco nel 2027, indicativa delle sfide future legate all’energia.
Le borse europee aprono la settimana in negativo, influenzate dal conflitto in Medio Oriente. A Francoforte, l’indice scende dello 0,9%, e simili cali si registrano a Parigi e Madrid. A Milano, Piazza Affari apre a -0,7%.
Infine, Eni ha siglato un accordo con Petronas per una nuova società che gestirà attività in Malesia e Indonesia, redditizia sul piano esplorativo.
Elaborazione AI: RassegnaNotizie.it
Fonte: www.repubblica.it