Michele Ruol ha vinto il Premio Venetarium Labomar con il suo romanzo d’esordio “Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia”, presentato durante una cerimonia a Treviso. Il premio, assegnato per la prima volta, offre un contributo di 3.000 euro per la traduzione e pubblicazione dell’opera all’estero. Ruol, nato nel 1986 e residente a Padova, è un medico anestesista che scrive anche per il teatro e ha pubblicato racconti in varie antologie e riviste. Il suo romanzo, pubblicato nel 2024, ha già ricevuto riconoscimenti, tra cui il Premio Giuseppe Berto e il Premio Fondazione Megamark, ed è stato finalista a prestigiosi premi letterari.
La giuria del premio ha esaminato 33 opere e ha anche segnalato altri autori, fra cui Enrico Prevedello, Valentina Durante e Ginevra Lamberti. Il Premio Venetarium è supportato da Labomar Spa, un’azienda trevigiana attiva nel settore della nutraceutica, che si impegna per la cultura e il miglioramento della responsabilità sociale nel territorio. Ennio Bianco, presidente dell’Associazione Amici di Comisso, ha sottolineato l’importanza di riconoscere la qualità della produzione letteraria veneta, che ha dato contributi significativi alla cultura italiana.
Walter Bertin, presidente di Labomar, ha evidenziato l’impegno dell’azienda nel promuovere la cultura, considerandola un valore distintivo del territorio. L’iniziativa mira a valorizzare la narrativa contemporanea veneta, celebrando i racconti e le storie degli autori locali. Venetarium, infine, rappresenta un’importante occasione annuale per discutere e promuovere la letteratura veneta contemporanea.