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Microrobots: una realtà impiantabile nel corpo umano

Il progetto I-BOT (Implantable microroBOT) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa mira a sviluppare la prima generazione di microrobot impiantabili progettati per navigare in modo controllato e non invasivo nel corpo umano. Finanziato dall’European Research Council (Erc) con un finanziamento di 1,5 milioni di Euro attraverso Erc Starting Grants, I-BOT avrà inizio ufficialmente il 1° gennaio 2025 e durerà cinque anni, sotto la direzione della dott.ssa Veronica Iacovacci, esperta in biorobotica.

Iacovacci ha una solida formazione accademica, avendo conseguito la laurea in Ingegneria biomedica all’Università di Pisa e il dottorato in BioRobotica nel 2017. Ha collaborato con istituzioni prestigiose e ha partecipato al progetto Mambo, focalizzato sullo sviluppo di microrobot magnetici per terapie localizzate. Secondo Iacovacci, ricevere il grant Erc rappresenta un’opportunità unica per la crescita professionale, e il progetto I-BOT ha l’obiettivo di sviluppare tecnologie innovative per affrontare sfide nel campo dei dispositivi medici.

La microrobotica in medicina trova le sue radici in un’idea letteraria di Isaac Asimov, che nel 1966 nel romanzo “Fantastic Voyage” descrisse un team di chirurghi miniaturizzati in grado di navigare nel corpo umano per salvarne la vita, ispirando così la ricerca nel campo. Negli anni, l’attenzione della comunità scientifica si è concentrata su sistemi di rilascio controllato di farmaci a cellule o tessuti specifici. Il progetto I-BOT intende spostare questo paradigma, cercando di progettare microrobot impiantabili in grado di eseguire interventi medici, come suture e riparazione dei tessuti.

Utilizzando ultrasuoni e campi magnetici, i microrobot svilupperanno la capacità di adattare la propria geometria e dimensione per ottimizzarsi secondo la zona del corpo da trattare, esercitando forze sui tessuti circostanti. Innovazioni come queste permetteranno ai microrobot di rimanere in contatto stabile con i tessuti e di operare nel tempo. Durante il progetto, Iacovacci e il suo team analizzeranno vari casi, che comprendono il trattamento di ulcere gastrointestinali, la creazione di innesti vascolari e sistemi di monitoraggio per lesioni tumorali. Questo approccio innovativo promette un notevole avanzamento nelle terapie mediche e nel monitoraggio diagnostico.

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