La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha iniziato una missione in Medio Oriente con una visita ad Aqaba, in Giordania, dove ha incontrato il re Abdullah II. Arrivata da Bruxelles, dopo il Consiglio europeo, Meloni ha avuto una colazione di lavoro con il sovrano giordano. Durante l’incontro, hanno discusso le modalità per ridurre le tensioni nella regione, sottolineando l’importanza di fermare immediatamente la guerra in corso a Gaza e in Libano, nonché di proteggere i civili e alleviare le loro sofferenze.
Il re di Giordania ha enfatizzato la necessità di intensificare la risposta umanitaria a Gaza, garantendo un flusso regolare di aiuti medici e di soccorso, e ha chiesto un supporto continuo all’UNRWA, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati. Inoltre, Abdullah II ha espresso preoccupazione per gli attacchi da parte di coloni estremisti contro i palestinesi in Cisgiordania e per le violazioni dei luoghi sacri a Gerusalemme. Ha fatto appello a un’azione concreta per creare un orizzonte politico che conducesse a una pace giusta, basata sulla soluzione dei due Stati.
La presidente Meloni ha in programma di proseguire la sua missione in Libano, dove incontrerà il primo ministro Najib Mikati e il presidente dell’Assemblea nazionale Nabih Berri. Parte della sua visita include anche un incontro con il contingente italiano di Unifil, recentemente coinvolto in attacchi da parte dell’esercito israeliano.
Durante il colloquio, è stata discussa anche l’importanza di migliorare la gestione della crisi dei rifugiati siriani e i legami bilaterali tra Italia e Giordania. Meloni ha espresso apprezzamento per il ruolo umanitario della Giordania nel contesto della crisi a Gaza, evidenziando la volontà di rafforzare la cooperazione in vari settori.
Questo incontro e le discussioni sono parte di un impegno più ampio per affrontare le sfide affrontate dalla regione e cercare soluzioni pacifiche rispetto alle tensioni attuali. La Missione di Meloni rappresenta un tentativo dell’Italia di assumerne un ruolo attivo e propositivo nei conflitti in Medio Oriente e nelle questioni umanitarie ad essi collegati.