Il Monte dei Paschi di Siena (MPS) ha annunciato un’offerta pubblica di scambio totalitaria su Mediobanca, valutando quest’ultima 13,3 miliardi di euro. MPS propone di scambiare 23 azioni proprie per 10 azioni di Mediobanca, secondo il CEO di MPS, Luigi Lovaglio, con l’obiettivo di creare un terzo polo bancario italiano. Mediobanca ha definito l’offerta “ostile” e non concordata, con una riunione del suo consiglio di amministrazione attesa nei prossimi giorni per valutare la proposta. MPS ha dichiarato che l’unione tra le due banche darebbe vita a un nuovo attore nel settore bancario, posizionandosi al terzo posto nei segmenti chiave e offrendo un mix di prodotti e servizi diversificati.
L’offerta prevede anche il delisting delle azioni Mediobanca da Euronext Milan per favorire l’integrazione e la crescita tra i due istituti. Lovaglio ha sottolineato che l’integrazione consentirebbe di offrire servizi di alta qualità a oltre 6 milioni di clienti, con un volume di impieghi pari a circa 130 miliardi e 300 miliardi di risparmi. La proposta dettagliata prevede l’offerta di 2,3 azioni MPS per ogni azione Mediobanca, con un premio del 5,03%.
L’operazione era già stata anticipata da Bloomberg e coinvolge anche i principali azionisti di MPS, il Tesoro, Delfin e Caltagirone. Mediobanca, che ha il 13% di Generali, sarebbe impattata dalla fusione, mentre MPS ha registrato un ribasso del 9% in Borsa, mentre Mediobanca ha aumentato del 3% il suo valore.