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giovedì, 22 Maggio, 2025
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Montezemolo e la crisi dell’auto: Una visione per il 2022

La crisi dell’industria automobilistica in Italia ha spinto Luca Montezemolo, ex presidente di Fiat e Ferrari, a esprimere il suo disappunto riguardo la situazione attuale. Nel 2022, Montezemolo dichiarò per primo che l’auto italiana “non esisteva più” se non per la Ferrari, riscontrando un silenzio da parte di sindacati, governo e opposizione. Con oltre 30 anni di esperienza nel settore, di cui 23 in Ferrari, Montezemolo ha guidato l’azienda a successi sportivi e commerciali.

Montezemolo si interroga sulle scelte aziendali recenti, come quella di John Elkann, presidente di Exor, che ha approvato la produzione della Fiat 600 in Polonia mentre gli stabilimenti italiani, come Mirafiori, erano inattivi e i lavoratori in cassa integrazione. Inoltre, sottolinea come i fornitori italiani siano stati indirizzati a investire in Marocco, nonostante l’Italia sia il maggiore produttore di componentistica automobilistica. Aziende come Brembo, Pirelli e Marelli, insieme a oltre duemila piccole e medie imprese, continuano a produrre componenti per il settore.

Montezemolo esprime tristezza per lo stato di Stellantis, il gruppo nato dalla fusione tra Fiat e Peugeot, evidenziando il rifiuto di Elkann di riferire in Parlamento riguardo le strategie aziendali. Durante il governo Conte 2, uno prestito di 6,3 miliardi di euro a FCA era stato approvato con condizioni specifiche, poi disattese. Questo denaro doveva servire a proteggere i posti di lavoro, ma è stato utilizzato per dividendi a favore degli azionisti.

Nonostante i profitti generati da Carlos Tavares, l’ex CEO di Stellantis, nell’ordine di 23 miliardi di euro in quattro anni, Montezemolo critica l’approccio a breve termine che ha portato all’accentramento di risorse sugli azionisti, piuttosto che sul supporto all’occupazione italiana. La grossa liquidazione richiesta da Tavares dopo il suo licenziamento contrasta con le difficoltà economiche degli operai, evidenziando una disparità significativa nei trattamenti economici.

Montezemolo si domanda perché Elkann non si sia mai attivato per gestire l’azienda in modo più diretto, lasciando che Tavares avesse un controllo così ampio. La mancanza di una governance solida riflette le sfide e le perdite dell’industria automobilistica italiana, mettendo in discussione la visione strategica di lungo termine.

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