Pochi giorni prima della morte di Carmine Gallo, i carabinieri di Varese hanno presentato in procura una nuova informativa sul caso Equalize, che riguarda i presunti legami tra alcuni indagati e «servizi segreti deviati». L’inchiesta coinvolge anche la Capitale, dove i pm stanno esaminando la «Squadra Fiore», un gruppo di 007 accusato di indagini illegali su imprenditori e vip. L’indagine è coordinata dal pm Francesco De Tommasi della Dda di Milano e dal magistrato Antonio Ardituro.
Gallo, interrogato dai pm, avrebbe fornito informazioni significative, come nel caso di Marcell Jacobs, divenuto oggetto di monitoraggio per doping su mandato di Giacomo Tortu. Ha anche accennato a ricerche relative al figlio di La Russa in un caso di violenza sessuale. I contenuti delle sue dichiarazioni sono ancora segreti, ma le indiscrezioni suggeriscono potenziali rivelazioni esplosive. Anche Samuele Calamucci, un hacker interrogato dagli inquirenti, ha fornito informazioni, costringendo a rinviare l’interrogatorio di Gallo.
Recentemente, Gallo è stato menzionato anche in connessione al delitto Mormile, un ex educatore ucciso nel 1990, con richieste di audizione nei suoi confronti da parte dei legali della vittima. La morte di Gallo, avvenuta per un malore improvviso, ha suscitato interrogativi sul suo coinvolgimento in attività legate all’antimafia e sulla scomparsa di informazioni cruciali riguardanti l’inchiesta Equalize. Ora, le indagini continueranno, ma la posizione di Gallo sarà archiviata per decesso. La sua scomparsa lascia aperti molti interrogativi sul futuro delle indagini.