A cinquant’anni dalla scomparsa di Antonietta Raphaël e sessanta da quella di Mario Mafai, il Casino dei Principi di Villa Torlonia a Roma presenta la mostra Un’altra forma di amore, dedicata a due figure chiave dell’arte del Novecento. L’esposizione riunisce cento opere tra quadri, sculture e disegni, che riflettono il profondo e complesso legame tra i due artisti, caratterizzati da sensibilità opposte: Raphaël rappresenta la vitalità e il sogno, mentre Mafai incarna la memoria con una sfumatura di malinconia.
La mostra si propone di continuare il discorso artistico iniziato in precedenti retrospettive, come quella del 2005 a Brescia. Mario e Antonietta si incontrarono nel 1925 presso la Scuola libera del nudo, dove formò un sodalizio noto come Scuola di Via Cavour. Raphaël, attratta dalla scultura, sviluppò la sua arte autonomamente, scrivendo a Mafai nel 1931: “Se tu sei vicino, non ho il diritto di dipingere”.
In mostra si trovano ritratti significativi, come il Ritratto di Mafai del 1928, che mette in evidenza una scena di precarietà e disequilibrio, e il Ritratto di Antonietta nello studio del 1934, dove la figura femminile emerge dominante e seducente. Una vasta sezione è dedicata alle sculture della Raphaël, realizzate con passione a partire dagli anni Trenta e caratterizzate da tematiche esistenziali.
Il percorso espositivo si articola in sette sezioni, che vanno dai primi anni di attività artistiche di Mafai e Raphaël a riflessioni sull’evoluzione stilistica di entrambi, con opere che esplorano la musica e il confronto tra le loro visioni artistiche divergenti. La mostra conclude con un omaggio a Mafai, evidenziando l’intensa interazione tra i due artisti.
Elaborazione AI: RassegnaNotizie.it
Fonte: www.artribune.com