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martedì, 20 Maggio, 2025
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Neuroni ‘Tentatori’: Spegnerli per Liberarsi dalla Memoria di Grassi e Zuccheri e Perdere Peso

Una recente scoperta, pubblicata su Nature Metabolism, ha identificato una popolazione specifica di neuroni nell’ippocampo dei topi che mantiene la memoria di cibi contenenti grassi e zuccheri, influenzando i comportamenti alimentari. Questo studio, condotto da Guillaume de Lartigue del Monell Chemical Senses Center di Philadelphia, evidenzia come il cervello umano sia costantemente stimolato da pubblicità e ambienti che riportano a esperienze alimentari piacevoli. Tali neuroni non solo formano ricordi relativi al cibo, ma anche guidano il comportamento alimentare, con significative implicazioni per il peso corporeo e la salute metabolica.

Questi neuroni, definiti “tentatori”, fungono da “traccia di memoria” per zuccheri e grassi. Disattivarli compromette la capacità del topo di richiamare i ricordi legati al consumo di zucchero, riducendo così l’assunzione di zucchero e prevenendo l’aumento di peso, anche con diete che normalmente farebbero ingrassare. Inoltre, spegnere questi neuroni porta a una perdita di peso anche quando gli animali seguono una dieta ricca di grassi. D’altro canto, la riattivazione di tali neuroni aumenta la memoria alimentare, portando a un incremento del consumo di cibi.

Un aspetto sorprendente della ricerca è che l’inibizione dei neuroni legati allo zucchero riesce a impedire l’aumento di peso, persino quando i topi sono esposti a diete ricche di grassi e zuccheri. I ricercatori hanno anche notato che i neuroni che reagiscono allo zucchero e ai grassi operano in modo distinto: quelli che rispondono allo zucchero influenzano esclusivamente il consumo di zucchero, mentre quelli che rispondono ai grassi influenzano solo il consumo di grassi. Questa specificità nei circuiti neuronali suggerisce un sofisticato collegamento fra cibo e comportamento nel cervello, permettendo agli animali di distinguere tra diverse fonti di nutrimento.

I risultati di questo studio aprono nuove vie per affrontare il problema dell’obesità e della sovralimentazione. Mirando ai circuiti della memoria nell’ippocampo, potrebbe diventare possibile intervenire sui fattori che scatenano il desiderio di consumare cibi poco salutari e ad alto contenuto calorico.

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