A Milano, nuove indagini sulla morte di Chiara Poggi, assassinata a Garlasco il 13 agosto 2007, hanno riaperto il caso. Gli investigatori esaminano nuovamente le prove per valutare la nuova accusa contro Andrea Sempio, accusato di omicidio “in concorso con altri”. Tra le prove emerge una perizia del 2008 che rileva la presenza di nicotina nei capelli di Chiara, nonostante il fidanzato non fumi. La perizia, richiesta dall’allora pm Rosa Muscio, attesta che la nicotina sia frutto di esposizione al fumo di sigaretta. Il padre di Chiara, Giuseppe Poggi, era in vacanza al momento del delitto, mentre l’analisi rivela che il fumo è presente in varie parti dei capelli, suggerendo un’esposizione prolungata. Inoltre, un portacenere trovato sulla scena del crimine presentava segni di utilizzo ma senza mozziconi.
Il giudice di Pavia ha disposto il prelievo forzato del DNA di Sempio per confrontarlo con altre tracce biologiche. Intanto, proseguono le audizioni dei testimoni, tra cui familiari e amici, e un supertestimone ha deciso di rompere il silenzio, affermando di aver informazioni cruciali sull’omicidio, che ha tenuto nascoste per paura. Sempio, attualmente in una situazione difficile, si sente distrutto e ha preso giorni di ferie dal lavoro. Il suo avvocato sostiene che è innocente e che il suo cliente ha intenzione di dimostrarlo, pur riconoscendo che non sarà mai risarcito per la sofferenza subita.
