12.9 C
Roma
sabato, 19 Aprile, 2025
HomePoliticaNordio: 'La polizia penitenziaria non ascolta', le opposizioni chiedono chiarimenti

Nordio: ‘La polizia penitenziaria non ascolta’, le opposizioni chiedono chiarimenti

Il dibattito sullo spionaggio di giornalisti e attivisti tramite un virus israeliano continua a suscitare polemiche politiche in Italia. Durante un question time, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha difeso la sua amministrazione dichiarando che nel 2024 non ci sono stati intercettazioni, nemmeno da parte della polizia penitenziaria. Questa affermazione ha acceso una reazione da parte delle opposizioni, le quali hanno accusato il governo di contraddirsi, poiché erano emerse notizie coperte da segreto. La Federazione nazionale della Stampa italiana e l’Ordine dei giornalisti hanno presentato un esposto contro ignoti. Le polemiche sull’uso del software spia Paragon, presente nei telefoni di alcuni giornalisti e attivisti, non si sono placate nonostante tre audizioni al Copasir e due question time con i ministri competenti. Il sottosegretario ai servizi segreti, Mantovano, ha chiarito in una lettera al presidente della Camera che la materia è classificata e che le uniche informazioni pubbliche erano state già rilasciate. Tuttavia, Nordio ha aggiunto che né il ministero della Giustizia né la polizia penitenziaria hanno stipulato contratti o utilizzato il programma in questione. Le opposizioni, già in allerta per la decisione di non riferire al Parlamento, non sono soddisfatte delle dichiarazioni di Nordio. Matteo Renzi ha sollecitato accesso agli atti sulle spese delle Procure per intercettazioni, affermando che tra Nordio e Mantovano c’è disaccordo. La leader del Pd, Elly Schlein, ha chiesto chiarezza sul governo e sugli autori dello spionaggio.

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

PIÙ POPOLARI