La circolare n. 8/E dell’Agenzia delle Entrate introduce modifiche significative ai bonus edilizi, in particolare per detrazioni su ristrutturazioni, Ecobonus, Sismabonus e Superbonus. Le modifiche riguardano le aliquote, le condizioni di accesso e le modalità di fruizione, focalizzandosi sulle abitazioni principali. La normativa europea influisce sulle nuove disposizioni, in particolare la Direttiva Ue 2024/1275, che dal 1° gennaio 2025 vieta incentivi per caldaie a combustibili fossili, promuovendo soluzioni più sostenibili come pompe di calore e generatori a biomassa.
Per i lavori avviati prima del 2025, le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024 rientrano nelle aliquote precedenti, mentre dal 2025 si applicano le nuove percentuali. È previsto un principio di continuità per i contribuenti che hanno già iniziato a fruire delle detrazioni.
L’abitazione principale è quella dove il contribuente o i familiari dimorano abitualmente; se un immobile è abitato come principale al termine dei lavori, si ha diritto all’aliquota maggiorata. Anche i box pertinenziali e le parti comuni condominiali possono accedere a questa maggiorazione, sotto specifiche condizioni riguardanti la titolarità e la destinazione. Se un immobile perde in futuro la sua classificazione di abitazione principale, la detrazione resta valida se i requisiti erano soddisfatti al momento delle spese.
Per quanto riguarda il Sisma Acquisti, l’unità immobiliare deve essere adibita a abitazione principale del contribuente entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi per beneficiare dell’aliquota maggiorata. Gli obiettivi del governo puntano a promuovere interventi edilizi sostenibili e sicuri, mantenendo un equilibrio con i bilanci pubblici.
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Fonte: www.quotidiano.net