La nuova giunta regionale della Calabria è stata definita. Roberto Occhiuto si prepara a presentare ufficialmente il suo esecutivo, una squadra che segna insieme continuità e nuovi equilibri politici dentro la maggioranza di centrodestra.
Tra le conferme spiccano Gianluca Gallo, figura stabile al vertice dell’agricoltura calabrese, e Filippo Mancuso, che dovrebbe assumere anche la vicepresidenza della Giunta. Rientra in gioco Pasqualina Straface, che ha avuto la meglio sulla presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, rimasta fuori ma destinata a rientrare in squadra dopo la modifica dello Statuto, che porterà il numero degli assessori da sette a nove.
Nel nuovo esecutivo entrano anche Calabrese e Montuoro, mentre la vera novità è rappresentata dalla dottoressa Micheli, una figura di spessore tecnico ma anche con una forte connotazione politica e familiare. La sua nomina carica la nuova giunta di un evidente valore simbolico, segnando il ritorno in campo di un cognome legato a una delle pagine più drammatiche della storia politica calabrese.
La notizia politica è l’ingresso in giunta dell’onorevole Pino Galati, già sottosegretario all’Industria, esponente di “Noi Moderati”. Il suo arrivo conferma il peso crescente dell’area centrista dentro l’orbita occhiutiana e consacra Galati come il “pezzo da novanta” del nuovo governo regionale.
Marcello Minenna, già assessore, sarà il nuovo capo di gabinetto della Presidenza della Giunta regionale, un ruolo strategico nella macchina amministrativa e politica di Palazzo Campanella.
Con queste scelte, Occhiuto archivia la prima fase del suo mandato e si prepara a una seconda parte di legislatura all’insegna della gestione politica.
