Gli Stati Uniti hanno introdotto nuove regole sulle esportazioni di chip per l’intelligenza artificiale, mirate a limitare l’accesso di Cina e di altri rivali a tecnologie avanzate. Pechino ha subito risposto, definendo queste nuove regolazioni come una “flagrante violazione delle regole del commercio internazionale”. Nvidia ha commentato che tali regole non aumenterebbero la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Le nuove misure, spiegate da Gina Raimondo, entreranno in vigore dopo 120 giorni, dando tempo all’amministrazione di Donald Trump per apportare eventuali modifiche.
Le regole aggiornano i controlli sui semiconduttori per l’intelligenza artificiale, imponendo un tetto quantitativo sulle esportazioni a circa 120 paesi, escluse le 18 nazioni più alleate degli USA. Queste nazioni incluse nell’elenco sono Regno Unito, Taiwan, Giappone, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Irlanda, Francia, Germania, Italia, Spagna, Belgio, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Corea del Sud, Svezia e Paesi Bassi, mentre membri della NATO come Cechia, Ungheria e le Repubbliche Baltiche non sono esenti.
Le nuove restrizioni seguono misure simili annunciate nel 2023, che limitavano l’esportazione di chip per intelligenza artificiale verso la Cina, considerata un concorrente strategico. Gina Raimondo ha sottolineato che gli Stati Uniti devono continuare a essere leader nel campo dell’intelligenza artificiale e nella progettazione di chip. Tuttavia, l’iniziativa ha suscitato critiche significative. John Neuffer, CEO della Semiconductor Industry Association, ha espresso delusione per le modalità rapide e affrettate con cui sono state implementate queste politiche, senza un coinvolgimento adeguato dell’industria.
La reazione della Cina è stata ferma, sostenendo che queste decisioni rappresentano un abuso del controllo delle esportazioni e una violazione delle norme economiche multilaterali. Le nuove regole riflettono una crescente tensione tra Stati Uniti e Cina nel settore tecnologico e strategico, evidenziando il combattuto clima geopolitico e le strategie commerciali tra le due potenze.
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