Dal 1° settembre 2024, il “Decreto Sanzioni” si applica alle violazioni delle norme amministrative non penali. I dichiarativi per il periodo d’imposta 2023 sono soggetti alle nuove penalità, principalmente se presentati dopo questa data.
Attualmente, stanno iniziando ad essere inviati i modelli integrativi Redditi/2024 per il periodo d’imposta 2023. Questa rappresenta la prima “tornata dichiarativa” in cui si applicano le nuove disposizioni del “Decreto Sanzioni”.
Il decreto introduce modifiche significative nel panorama sanzionatorio, comportando sanzioni più severe per le violazioni delle norme fiscali. Pertanto, è fondamentale che i contribuenti prestino attenzione alle scadenze e alle modalità di presentazione delle dichiarazioni. La corretta applicazione delle normative diventa cruciale per evitare penalità inaspettate e per garantire il corretto adempimento fiscale.
Inoltre, l’invio delle dichiarazioni integrative è un’opportunità per correggere eventuali errori o omissioni nelle dichiarazioni precedenti, contribuendo così a una maggiore conformità alle norme fiscali.
In sintesi, il “Decreto Sanzioni” porta con sé una nuova era di rigore nella gestione delle violazioni fiscali, e i contribuenti devono adottare un atteggiamento proattivo nella loro compliance. La nuova normativa, sebbene possa sembrare complessa, è progettata per garantire che le violazioni siano affrontate in modo equo e trasparente. La consapevolezza delle scadenze e delle nuove regole è essenziale per evitare sanzioni e migliorare la propria posizione fiscale.
Sintesi AI da RassegnaNotizie.it – Fonte: www.fiscal-focus.it
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