Uno studio preliminare della Northwestern University Feinberg School of Medicine ha suggerito che lo zonisamide potrebbe prevenire attacchi di emicrania in bambini e adolescenti. Sebbene non sia un farmaco nuovo – usato principalmente per trattare le crisi epilettiche – recenti evidenze indicano la sua efficacia nel ridurre i giorni di emicrania nei pazienti pediatrici, proponendosi come nuova opzione terapeutica per questa patologia debilitante che può compromettere la vita scolastica e sociale dei giovani. I ricercatori hanno esaminato le cartelle cliniche di 256 bambini e adolescenti diagnosticati con emicrania e trattati con zonisamide a scopo preventivo. Tra i partecipanti, il 28% aveva forme di emicrania difficili da trattare, avendo già provato senza successo due o più farmaci. È stato monitorato il numero di giorni di mal di testa al mese prima e dopo l’inizio della terapia con zonisamide, suddividendo i partecipanti in tre gruppi in base alla tempistica del follow-up. I risultati hanno mostrato una significativa riduzione, passando da una media di 18 giorni di emicrania al mese a sei alla prima visita di controllo. In particolare, chi aveva effettuato il follow-up entro due-sei mesi ha riportato la maggiore diminuzione, con una media di sei giorni in meno di emicrania al mese, suggerendo che il farmaco possa risultare più efficace dopo almeno due mesi di trattamento. È emersa anche l’efficacia del farmaco nella popolazione pediatrica, inclusi i casi di emicrania difficile. Tuttavia, lo studio presenta limiti, non avendo confrontato i pazienti in trattamento con quelli non in trattamento, rendendo necessari futuri studi con gruppi di controllo per convalidare i risultati.]