Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, ha riferito che la ricerca e la sperimentazione stanno portando allo sviluppo di reattori nucleari di potenza variabile, che vanno da modelli più piccoli a quelli di dimensioni maggiori. In un’intervista con Bruno Vespa, il ministro ha spiegato che esistono reattori di terza generazione con sistemi di raffreddamento ad acqua e quelli con raffreddamento a piombo, i quali riutilizzano le scorie delle vecchie centrali. Pichetto ha indicato che i primi reattori potrebbero essere operativi entro la fine di questo decennio o all’inizio del prossimo. Riguardo alla fusione nucleare, il ministro ha previsto un orizzonte di venti-trent’anni, considerandola come la fonte energetica ideale per il futuro.
Non è prevista una quantità fissa di impianti nucleari; il numero potrebbe variare e includere anche iniziative private. Le normative seguiranno un modello simile a quelle attuali per il fotovoltaico, ma saranno più rigorose e garantiranno la sicurezza dei siti. Pichetto ha anche anticipato che l’introduzione dei nuovi reattori nucleari porterà effetti positivi sulle bollette, con l’obiettivo di raggiungere prezzi comparabili a quelli della Francia e della Spagna nel prossimo decennio. I nuovi reattori sono considerati sicuri e vantaggiosi dagli esperti. In conclusione, il ministro ha evidenziato che il nucleare rappresenta un’importante opportunità per il futuro energetico dell’Italia.