Un disegno di legge volto a contrastare la manipolazione mentale è stato presentato al Senato, grazie all’iniziativa della senatrice Tilde Minasi, sostenuta da Giulia Bongiorno ed Erika Stefani. Questo progetto intende introdurre un reato specifico nel codice penale italiano per affrontare il plagio psicologico, specialmente nei confronti di individui vulnerabili coinvolti in sette o gruppi che applicano sistemi di controllo mentale.
Dal 1981, anno in cui la Corte Costituzionale ha dichiarato l’incostituzionalità del reato di plagio, non esiste una normativa a tutela delle vittime, creando un vuoto legislativo. La senatrice Minasi ha definito la situazione attuale come un fenomeno allarmante che colpisce persone psicologicamente fragili.
Il progetto prevede pene da tre a otto anni per chi induce altri a uno stato di dipendenza psicologica o fisica in contesti collettivi, con una pena minima di sei anni per i minorenni. Tra le tecniche di manipolazione riconosciute nel testo vi sono il love bombing, l’isolamento sociale e l’uso distorto di metodi psicoterapeutici. Vengono inoltre menzionati fenomeni di manipolazione sessuale ed economica.
Il disegno di legge propone l’istituzione di unità investigative interforze e un archivio informatizzato dedicato alle organizzazioni settarie, con l’obiettivo di migliorare l’intelligence preventiva. Le senatrici sottolineano l’importanza di un approccio innovativo per affrontare le reti operanti nel dark web.
Collaborazioni con l’Associazione Manisco World, l’avvocato Vincenzo Dionisi e il criminologo Sergio Caruso hanno influenzato la stesura del testo, mirato a tutelare la libertà di pensiero e la sicurezza psicologica dei cittadini, intervenendo anche contro chi mina l’autonomia individuale.
Rielaborazione: RassegnaNotizie.it
Fonte: calabria7.news