La nutrizione è una componente essenziale della cura oncologica, non un supporto secondario. Per questo motivo, Azione agisce su tre piani: normativo, organizzativo e formativo. La deputata di Azione, Daniela Ruffino, ha sottolineato l’importanza di inserire le prestazioni nutrizionali specifiche per i pazienti oncologici nei LEA, in modo che diventino un diritto esigibile e non una concessione.
Un paziente malnutrito risponde peggio e più lentamente alle terapie, con un costo umano e sanitario enorme. Tuttavia, nel nostro Paese, la valutazione nutrizionale non è ancora stata inserita in modo sistematico nei percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali. Il sistema sanitario è eccellente nella fase acuta, ma fragile nella prevenzione, nella riabilitazione e nell’accompagnamento, e la nutrizione clinica si trova in una zona dimenticata tra la cura e la vita quotidiana.
Ogni regione e ogni ospedale agiscono in autonomia, senza una visione unitaria, e il diritto alla salute non può avere confini geografici. Investire in nutrizione significa ridurre complicanze, accorciare i ricoveri e migliorare gli esiti. La cura non è solo somministrare una terapia, ma accompagnare una persona nel suo cammino di cura. La sanità del futuro deve essere diversa, più prossima, più equa e più integrata.

