Il sindaco di Val di Zoldo, Camillo De Pellegrin, sostiene che l’interesse per le Olimpiadi diminuisce mano a mano che ci si allontana dalla “core zone” cortinese. Le sue parole descrivono una realtà sotto gli occhi di tutti: valli che dialogano poco, un capoluogo incapace di fare da guida e un sentimento collettivo che stenta ad accendersi.
Anche il ministro Giorgetti ha ammesso che l’evento non è ancora entrato nel cuore della gente, mentre in molti criticano la concentrazione dei 1,8 miliardi di euro di investimenti su Cortina e poche infrastrutture limitrofe. I cittadini, in particolare, sembrano non essere a conoscenza delle date delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi, e molti non sanno nemmeno quando iniziano le gare.
Inoltre, c’è confusione sulle sedi delle prove di hockey, sci maschile, nordico e salto con gli sci. La disinformazione e il disinteresse dominano a pochi mesi dai Giochi, e sembra che la comunicazione sia stata mal gestita, più attenta ai cantieri e ai fondi che al coinvolgimento del territorio. Restano poche settimane per cambiare passo, ma la sensazione è che sia più facile spendere altrove che far sentire protagonisti i Bellunesi nella loro stessa Olimpiade.

