A 97 giorni dall’avvio delle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026, è fondamentale che non si verifichino criticità che possano rallentare il completamento dei lavori in corso. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha comunicato che i lavori per il nuovo bacino idrico di Livigno procedono come da cronoprogramma.
Il bacino idrico fornirà l’acqua necessaria per l’innevamento delle piste dove si terranno le gare olimpiche e paralimpiche di snowboard e freestyle. Sono stati completati gli interventi fondamentali per la tenuta e la sicurezza della struttura, mentre ora si lavora sul dissabbiatore, elemento chiave per trattenere le impurità dell’acqua e garantire la migliore qualità della neve.
Le opere con il più elevato stato di avanzamento sono quelle riguardanti gli impianti idraulici, con la posa della rete di tubazioni che porta l’acqua al sistema di innevamento in fase finale, gli scavi per gli allacci e le condotte quasi conclusi e la sala macchine già pronta. Il bacino per neve artificiale di Livigno, che sarà uno dei più grandi d’Europa, si trova sul Monte Sponda, a 2.600 metri di altezza, e ha una capacità di 203.000 metri cubi. La diga è realizzata con materiali naturali e in un ciclo virtuoso e sostenibile, la terra proveniente dagli scavi è stata riutilizzata per modellare e migliorare le piste, ottimizzando risorse e riducendo impatti.
Secondo il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il bacino di Livigno è un esempio di come le infrastrutture olimpiche siano di natura diversa, non solo sportive o stradali, ma anche idriche, energetiche e ambientali.

