Mancano 100 giorni all’avvio delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina e i cantieri aperti continuano a lavorare a ritmo serrato per centrare le scadenze. Tante opere infrastrutturali saranno completate ben oltre la scadenza dell’evento olimpico. Andrea Varnier, amministratore delegato di Fondazione Milano Cortina 2026, ha dichiarato che la collaborazione tra pubblico e privato è stata fondamentale per la realizzazione dei Giochi.
Varnier ha spiegato che la diffusione dei Giochi su più territori è una grande sfida, ma stanno facendo del loro meglio. L’atmosfera nei luoghi e lo spirito dei Giochi dipendono dagli enti locali. Ha anche sottolineato il grande interesse dei volontari, con 130.000 richieste ricevute per 18.000 posti disponibili. Inoltre, ha evidenziato l’importanza dei giovani, poiché il grosso dei biglietti venduti è andato a persone sotto i 40 anni.
Per quanto riguarda i cantieri, uno di questi è praticamente completato, nonostante i molti dubbi sulla reale possibilità di realizzarlo nei tempi previsti. La pista da bob di Cortina era prevista con un investimento di 160 milioni, ma sarà chiusa con 31 varianti di progetto e zero costi aggiuntivi, utilizzando 118 milioni, quindi 42 milioni in meno di quanto inizialmente previsto.
Fabio Saldini, commissario di Governo e amministratore delegato di Simico, ha sottolineato le difficoltà nella realizzazione delle altre località, in particolare Livigno, che rappresenta l’emblema della loro attività e che è stata la località più difficile da realizzare. Tito Giovannini, coordinatore trentino dei Giochi Olimpici, ha illustrato il quadro generale e le ricadute che il territorio si attende da Olimpiadi e Paralimpiadi 2026, con 16 discipline olimpiche e 6 paralimpiche, 18 sedi di gara distribuite in 5 cluster e 7 villaggi olimpici.
Dal punto di vista economico, Giovannini ha richiamato le stime che quantificano in 5,3 miliardi di euro il valore complessivo generato dalle Olimpiadi invernali Milano-Cortina per i territori del Nord Italia interessati. Le Paralimpiadi produrranno un indotto stimato in 200 milioni di euro. Le ricadute per il Bellunese dall’evento olimpico saranno consistenti, con un investimento di 1,8 miliardi di euro, risorse che senza un evento mondiale di questa portata difficilmente si sarebbero viste.
