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Oltre 10.000 libri censurati nelle scuole pubbliche americane: l’epopea di Kunta Kinte inclusa

Il numero di libri banditi nelle scuole pubbliche americane ha conosciuto un drammatico incremento, passando da 3.362 titoli nel 2023 a oltre 10.000 nel 2024. Tra i libri proibiti vi sono titoli celebri e “insospettabili” come “Radici” di Alex Haley e “Gridalo forte” di James Baldwin. Questa ondata di censura è stata alimentata da nuove leggi approvate in Stati governati dai repubblicani, come denunciato da PEN America, un’organizzazione no-profit che difende la libertà di espressione. Si stima che circa 8.000 di questi divieti provengano da Stati come Florida e Iowa, dove la rimozione dei libri avviene senza procedure regolate, in alcuni casi senza alcun processo.

In Iowa, una legge firmata nel 2023 vieta il materiale che tratta di orientamento sessuale e identità di genere per gli studenti delle scuole primarie, nonché i libri che parlano di atti sessuali. Diverse organizzazioni, inclusi editori e genitori di studenti LGBTQ+, hanno intentato una causa contro questa legge, ma i tribunali hanno disposto che i divieti potessero continuare a essere applicati. In Florida, sei editori importanti hanno contestato la costituzionalità dei divieti dopo che centinaia dei loro libri sono stati ritirati dalle biblioteche scolastiche. Anche altri Stati, come Utah, Carolina del Sud e Tennessee, hanno recentemente adottato misure simili.

Particolarmente severa è la legge dell’Utah, nota come HB 29, che prevede il ritiro di un libro da tutte le scuole statali se almeno tre distretti lo considerano “materiale oggettivamente sensibile”. I divieti tendono a colpire in modo sproporzionato le opere che trattano temi legati alla comunità LGBTQ+ e alle persone di colore. Questo aumento di censura colpisce anche opere che affrontano l’amore, l’esperienza sessuale femminile, e temi di violenza e razzismo.

Nonostante la crescente censura, ci sono stati anche successi legali che hanno portato al ripristino di alcuni libri nelle biblioteche. Ad esempio, in una contea della Florida, 36 titoli, inclusa l’opera “Radici”, sono stati restituiti grazie a una causa promossa da una coalizione di genitori, studenti e autori. La situazione attuale quindi evidenzia un crescente dibattito sulla libertà di parola e il diritto all’accesso all’informazione nelle scuole americane.

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