Riccardo Chiaroni, ora 18enne, andrà a processo con rito immediato per omicidio aggravato dalla premeditazione per avere ucciso, il 1° settembre, il fratellino Lorenzo e i genitori a Paderno Dugnano. La decisione è stata presa dal gip per i minorenni di Milano, Laura Margherita Pietrasanta, accogliendo la richiesta dei pubblici ministeri. Durante le indagini, è stata trovata nella sua camera una copia del “Mein Kampf” di Adolf Hitler, insieme a opere di Karl Marx e Primo Levi, oltre a scritti di Benito Mussolini. Questi elementi suggerirebbero una fascinazione per l’immaginario nazifascista.
La dinamica del triplice omicidio rivela che quella sera Chiaroni stava ascoltando dei brani dei Beatles. Ha afferrato un coltello in cucina e ha inferto 57 coltellate al fratello Lorenzo, mentre dormiva. Successivamente, ha colpito i genitori, svegliati dalle grida del figlio. In una confessione, il giovane ha raccontato di come il padre gli avesse chiesto di fermarsi, ma ha continuato a colpirlo.
Le indagini hanno anche fatto emergere informazioni sulle idee politiche di Chiaroni e sull’uso di droghe. Il ragazzo ha dichiarato di aver sperimentato hashish, marijuana e cocaina nell’anno precedente al delitto. Quando gli è stata chiesta la motivazione del suo gesto, ha affermato di volere essere “immortale” e che uccidendo la sua famiglia avrebbe potuto vivere liberamente. La procura dei minori ha recentemente chiuso le indagini, presentando la richiesta di giudizio immediato.
