Un terzo processo è stato disposto dalla Corte d’Assise d’Appello di Roma per Gabriel Natale Hjorth, cittadino americano accusato di concorso anomalo nell’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, avvenuto nel luglio 2019. La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso dei difensori di Hjorth, permettendo un nuovo appello limitato al trattamento sanzionatorio, il che potrebbe portare a una riduzione della pena. Hjorth era già stato condannato a 11 anni e 4 mesi in un precedente appello, mentre il suo connazionale Finnegan Lee Elder, ritenuto l’esecutore materiale del delitto, sta scontando una pena definitiva di 15 anni e 2 mesi.
Nel suo appello, Hjorth è rappresentato dagli avvocati Francesco Petrelli e Fabio Alonzi, i quali sostengono che non vi sia concorso nell’omicidio, evidenziando la “non sussistenza del concorso di Natale Hjorth nella condotta omicidiaria” di Elder. La Corte di Cassazione ha inoltre annullato la sentenza di appello bis per quanto riguarda il risarcimento civile, ma ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura generale, che richiedeva di riconoscere per Hjorth aggravanti relative alla consapevolezza di trovarsi di fronte a forze dell’ordine.
L’omicidio di Cerciello è avvenuto durante un tentativo di recuperare uno zaino rubato, in un’operazione che ha coinvolto anche un “facilitatore” di pusher. Cerciello e il suo collega, sorprendendo i due ragazzi, furono aggrediti, e Cerciello morì dopo essere stato colpito da un coltello da Elder.
