OpenAI e Microsoft: Tensioni e Rinegoziazioni Strategiche

Le recenti dinamiche tra OpenAI e Microsoft evidenziano una fase delicata nella partnership tra le due società, con negoziati cruciali in corso. OpenAI sta pianificando una ristrutturazione che influisce sull’accordo di collaborazione attuale.

Microsoft desidera garantire l’accesso ai modelli di OpenAI, anche nel caso in cui l’azienda di Sam Altman declares di aver raggiunto l’intelligenza artificiale generale (AGI) prima della scadenza prevista nel 2030. Tuttavia, secondo alcune fonti, Microsoft non è convinta che OpenAI possa conseguire tale tecnologia entro il termine stabilito. Si segnala che la clausola riguardante l’AGI rappresenta una leva fondamentale per OpenAI, che ha anche valutato la possibilità di reclamare questa clausola mediante presentazioni di un proprio agente AI.

Le tensioni nelle trattative sono aumentate a tal punto che OpenAI starebbe considerando l’ipotesi di accusare Microsoft di pratiche anticoncorrenziali. Un’altra fonte ha suggerito che OpenAI si avvicina concretamente all’obiettivo dell’AGI, e Altman prevede che il traguardo potrebbe essere raggiunto entro la fine della presidenza di Donald Trump.

Il consiglio di amministrazione di OpenAI ha la facoltà di dichiarare unilateralmente il raggiungimento dell’AGI, escludendo Microsoft dall’accesso alla nuova tecnologia. Recentemente, è stato inserito nel contratto un concetto di “AGI sufficiente”, che integra la definizione dell’intelligenza artificiale generale. Tuttavia, anche qualora OpenAI affermasse di avere raggiunto questo traguardo, sarebbe necessario il consenso di Microsoft per proseguire. Infine, l’accordo attuale impedisce a Microsoft di perseguire autonomamente l’AGI o di farlo attraverso terzi che utilizzano la proprietà intellettuale di OpenAI.

Bloomberg ha riportato in precedenza che OpenAI intendeva condividere un documento interno sui “cinque livelli” di sviluppo dei sistemi AI con gli investitori. Un documento datato settembre 2024 specifica cinque fasi di misurazione del progresso, evidenziando che molti dei modelli attuali di OpenAI sono collocati al livello 1, capace di comprendere e utilizzare il linguaggio in modo fluido per svolgere compiti vari.