Gli artigiani bresciani promuovono positivamente la sanità locale, come evidenziato da uno studio del centro studi Poisa, presentato da Mauro Marenda. Il 66% degli artigiani intervistati ha espresso un giudizio favorevole sul sistema sanitario, con punte di soddisfazione per Asst Spedali Civili (76% positivi) e Asst Valcamonica (71%). L’assessora regionale Simona Tironi ha sottolineato che il modello Brescia è un esempio anche per altre province. Luigi Cajazzo, direttore degli Spedali Civili, ha dichiarato che i risultati testimoniano la collaborazione virtuosa del sistema sanitario bresciano.
In confronto alle edizioni precedenti del 2018 e 2021, sono migliorate anche le valutazioni nei confronti dell’Ats Brescia, con il 68% di soddisfazione tra gli artigiani. Tuttavia, persiste il problema dei tempi di attesa per visite specialistiche e pronto soccorso, con il 15-20% di no-show e un 30% di prestazioni ritenute inappropriate. Cajazzo ha evidenziato come le strutture sanitarie lavorino per gestire efficacemente le richieste dei cittadini.
Luigi Peroni, coordinatore degli Ordini Tsrm e Pstrp, ha notato un miglioramento nella relazione tra personale e utenti, sebbene permangano criticità riguardo agli edifici e ai parcheggi. Germano Bettoncelli, presidente dell’Ordine dei Medici, ha sottolineato la necessità di riformare il sistema sanitario, considerando anche i cambiamenti nella società. Gli artigiani lamentano difficoltà nella scelta del medico di famiglia, tema che sarà oggetto di riforma, poiché la possibilità di assunzione nel Ssn preoccupa alcuni professionisti.