Ci sono mariti che portano fiori e altri che organizzano cene romantiche, ma c’era un marito che ogni sera richiedeva la ceretta, non per la moglie, ma per se stesso. La donna racconta che ciò avveniva sotto minaccia: “Sennò erano urla”. Questo comportamento rappresentava un vero esempio di “sofferenza coniugale a strappo”, dove l’amore si misurava in centimetri quadrati di pelle depilata. Non solo la ceretta, ma anche la sua passione per la bicicletta creava ulteriori problemi. La donna ricorda che, quando doveva partorire il terzo figlio con cesareo, lui chiese di posticipare l’intervento per potersi allenare, minacciando di non presentarsi in ospedale.
La vita matrimoniale era segnata dalla solitudine della donna, che si sentiva come una vedova con tre figli, mentre il marito era sempre in sella alla sua bici. Eventi familiari come matrimoni e battesimi venivano trascurati, poiché lo sport era l’unico interesse rilevante per lui. La situazione economica della famiglia ne risentiva notevolmente, con lui che spendeva migliaia di euro per la sua mountain bike e accessori costosi, costringendo la moglie a chiedere aiuto ai genitori per le spese quotidiane.
Dopo anni di sofferenza, nel 2020, la donna ha deciso di separarsi. Anche se lui sembrava accettare la situazione, iniziarono le minacce e comportamenti inquietanti. La sua presenza divenne costante in luoghi dove prima non andava, generando ansia e paura, culminando in un avvertimento minaccioso quando non riuscì a portargli i figli.