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martedì, 13 Maggio, 2025
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Otto anni dopo: il ricordo della tragedia di Rigopiano

Sono passati otto anni dal disastro dell’hotel Rigopiano di Farindola, e domani i familiari delle 29 vittime si ritroveranno sul luogo del tragico evento per commemorare i propri cari. L’albergo, un resort di lusso ubicato a 1.200 metri sul versante pescarese del Gran Sasso, è stato travolto il 18 gennaio 2017 da una valanga di 120 mila tonnellate. In quel giorno, vi erano 40 persone presenti, di cui 28 ospiti e 12 dipendenti, e solo 11 scampati. La cerimonia di commemorazione inizierà alle 15 con la presentazione del Giardino della Memoria, dedicato alle vittime. Sarà seguita da una fiaccolata fino all’obelisco dell’hotel, una messa all’interno del sito, la lettura dei nomi delle “29 Angeli” con il rintocco di una campana, e la deposizione di rose bianche. In segno di ricordo, 29 palloncini bianchi verranno liberati in cielo. Al momento specifico in cui la valanga colpì l’hotel, il coro di Atri canterà ‘Signore delle cime’. In caso di maltempo, la cerimonia si svolgerà davanti al totem.

A distanza di otto anni dalla tragedia, il procedimento giudiziario riguardante Rigopiano è giunto in Cassazione. I giudici hanno disposto un nuovo processo d’appello per sei dirigenti del Servizio di Protezione civile della Regione Abruzzo, precedentemente assolti, per la mancanza di una carta valanghe. Sarà riesaminato anche il caso dell’ex sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, e di altri dirigenti provinciali. Lacchetta, condannato a 2 anni e 8 mesi, e i dirigenti provinciali a 3 anni e 4 mesi, vedranno le loro posizioni rivalutate. In primo grado, il processo a Pescara si era concluso con 25 assoluzioni e 5 condanne. La pubblica accusa, rappresentata dal procuratore capo Giuseppe Bellelli e dai pm Andrea Papalia e Anna Benigni, aveva chiesto 26 condanne per un totale complessivo di 151 anni e mezzo di reclusione. In appello, il bilancio finale era stato di otto condanne e 22 assoluzioni, inclusa la condenna per l’ex prefetto di Pescara, Francesco Provolo, per falso e omissioni di atti d’ufficio, confermata in Cassazione.

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