Quando ho appreso della morte di Papa Francesco, ho provato un senso di vulnerabilità. Si tende a considerare la politicizzazione come un difetto dei Papi, ma le religioni sono intrinsecamente legate alla politica. Ogni religione, con le sue norme e discipline, incide sui comportamenti umani. La storia mostra come i dogmi religiosi siano spesso strumenti di potere, dalle crociate al razzismo e all’antisemitismo. La figura del Papa non è solo spirituale, ma anche monarchica. Il pontificato di Bergoglio si distingue per l’identità legata a San Francesco, rappresentando un ritorno agli insegnamenti evangelici, spesso trascurati dalla Chiesa. Questi insegnamenti, che includono l’emancipazione dei poveri e la critica alla proprietà privata, contestano le attuali appropriazioni politiche del cristianesimo da parte della Destra.
Bergoglio affronta questioni attuali come il ripudio della guerra, l’accoglienza dei migranti e la lotta contro il capitalismo. La sua visione, influenzata dalla Teologia della Liberazione, propone una “ripulitura” interna alla Chiesa, contraria ai preti pedofili e ai mercanti del tempio. La tradizione, secondo Bergoglio, deve evolvere. Le Destre, invece, distorcono il messaggio cristiano per il proprio tornaconto. Le Sinistre, rinnegando la purezza del messaggio originale, hanno fallito nella loro missione.
Durante il suo pontificato, Bergoglio ha eletto molti Cardinali di diverse origini, portando una rappresentanza significativa del Terzo Mondo al conclave, verso una democratizzazione delle istituzioni cristiane. Le parole di Francesco, rivolte ai carcerati, ci ricordano la necessità di empatia e consapevolezza delle sofferenze altrui.
