Papa Francesco sta meglio ma la sua condizione resta grave, poiché la polmonite bilaterale è particolarmente complicata alla sua età. I medici segnalano un lieve miglioramento degli indici infiammatori, il che indica una risposta positiva alla terapia antibiotica, ma il recupero sarà lungo, richiedendo settimane per il controllo completo della polmonite. Questo è quanto riferito all’ANSA da Francesco Blasi, esperto di malattie respiratorie.
La storia di Papa Francesco è segnata da un’esperienza critica di polmonite avuta a 21 anni, quando da giovane seminarista a Buenos Aires rischiò la vita. In quell’occasione fu salvato da suor Cornelia Caraglio, una suora piemontese che, opponendosi ai medici, amministrò le dosi necessarie di farmaci. Durante quell’esperienza, il giovane Bergoglio subì anche un’operazione in cui gli venne asportato un lobo del polmone destro.
Papa Francesco ha ricordato più volte l’episodio, sottolineando il coraggio e la determinazione di suor Cornelia che riuscì a curarlo quando i medici avevano perso speranza. Recentemente, il Papa ha avuto l’occasione di incontrare i familiari della suora, in un momento emozionante che ha rinvigorito il ricordo di quella figura fondamentale nella sua vita. La cugina di suor Cornelia ha espresso orgoglio per il prezioso aiuto che la religiosa ha dato a Bergoglio, ringraziandola per avere contribuito a rendere possibile l’attuale pontificato.