Martedì scorso, il ministro della Cultura Rachida Dati ha annunciato la creazione di “Freestyle Villette – Maison des cultures urbaines”, uno spazio di 1.000 m² dedicato all’hip-hop e alle culture urbane, che aprirà nel 2025 nell’ex Pavillon Villette, nel 19° arrondissement di Parigi. Durante la presentazione, Dati ha evidenziato l’importanza di riconoscere le culture urbane, che influenzano la società e i giovani da oltre 40 anni. Questo progetto rappresenta una tappa fondamentale, poiché le culture urbane possono ora trovare posto al Ministero della Cultura.
La Maison non sarà solo focalizzata sull’hip-hop, ma anche su scene di clubbing, musica elettronica e sport. La gestione è stata affidata a Bianca Li, danzatrice e coreografa spagnola, presidente dell’Établissement public du parc de la Villette. A maggio sarà lanciato un invito a presentare progetti per coinvolgere gli operatori delle rispettive discipline.
L’annuncio è stato fatto in presenza di figure importanti della scena urbana, come la compagnia MezelFreten e la DJ Jennifer Cardini. Il progetto ha ricevuto un forte sostegno politico: la deputata Sabrina Sebaihi ha sottolineato la rilevanza delle aspettative della comunità, mentre l’ex ballerino hip-hop Steevy Gustave ha affermato che “l’hip-hop è una cultura di convivenza”.
Tuttavia, il progetto ha suscitato anche alcune polemiche, dato che già esiste un centro culturale dedicato all’hip-hop, La Place, e la città di Parigi ha recentemente votato per un aiuto di 100.000 euro ai musicisti hip-hop. Con “Freestyle Villette”, il Ministero della Cultura punta a dare una nuova dimensione nazionale alle culture urbane, ridefinendo il loro ruolo a Parigi entro il 2025.