Secondo uno studio condotto da esperti dell’Università di Milano, il consumo di pasta offre benefici significativi per gli sportivi, migliorando forza e potenza in varie attività fisiche. Questa ricerca ha esaminato i comportamenti alimentari di oltre 60 atleti non professionisti, evidenziando una carenza di frutta, verdura e cereali integrali, oltre a un eccesso di proteine animali e un pregiudizio nei confronti dei carboidrati, spesso considerati noiosi per la performance.
La pasta, introdotta ufficialmente nel mondo dello sport ai Giochi di Montréal nel 1976, ha sostituito diete iperproteiche. Oggi, esperti come Patrizia Riso, del Dipartimento di Nutrizione Umana, affermano che un’alimentazione ricca di carboidrati, compresa la pasta, migliora salute e performance atletica.
Lo studio ha confrontato due diete mediterranee: una ad alto contenuto di carboidrati e una a basso contenuto. I risultati hanno dimostrato che un consumo maggiore di pasta (almeno cinque porzioni alla settimana) porta a un miglior stato nutrizionale e a una composizione corporea favorevole.
Michelangelo Giampietro, specialista in Medicina dello sport, raccomanda a chi pratica sport di consumare carboidrati complessi, come quelli della pasta, in proporzioni adeguate. Gli sportivi d’élite necessitano di apporto calorico variabile, con valori che possono arrivare fino a 12 grammi per chilogrammo di peso corporeo durante allenamenti intensivi.
Filippo Magnini, ex nuotatore di successo, riporta che durante le gare consumava oltre mezzo chilo di pasta al giorno, sottolineando l’importanza dei carboidrati per la sua performance. Ha anche notato che, nonostante le mode alimentari come la dieta a zona, il recupero e le analisi rivelavano difficoltà, dimostrando che la pasta rimane un’alleata fondamentale per gli sportivi.
Elaborazione AI: RassegnaNotizie.it
Fonte: style.corriere.it
