In Italia, il pattinaggio di figura sta vivendo un momento di grande popolarità, iniziato quasi trent’anni fa grazie a Barbara Fusar Poli e Maurizio Margaglio e successivamente amplificato dalla carriera di Carolina Kostner. Oggi, una nuova generazione di talenti sta emergendo, contribuendo alla crescita del settore in vista dei Giochi olimpici di Milano Cortina 2026. Nonostante l’aumento di praticanti, c’è una saturazione nei posti della Nazionale, portando molti atleti a cercare opportunità all’estero per competere a livello internazionale.
Le motivazioni per questa migrazione variano; alcuni attribuiscono il fenomeno alla mancanza di voglia di competere per un posto in nazionale, altri alle difficoltà nel trovare partner nelle discipline di coppia e danza. Alcuni pattinatori italiani stanno rappresentando nazioni diverse ai recenti Europei di Tallinn. Tra questi, Maurizio Zandron compete per l’Austria, mentre Jari Kassler pattina per la Croazia. Nelle coppie d’artistico, Manuel Piazza e Filippo Clerici hanno gareggiato rispettivamente per l’Islanda e la Finlandia.
Altri atleti, come Anna Valesi e Marco Zandron, hanno trovato fortuna all’estero, il secondo diventando spagnolo. Zandron ha recentemente annunciato una nuova partner, la canadese Brooke McIntosh, mentre Victoria Manni, dopo una breve carriera individuale, ha scelto di dedicarsi alla danza. Dalla Confederazione Svizzera, Jasmine Tessari ha rappresentato la Svizzera prima di tornare a difendere i colori italiani. Il panorama del pattinaggio è dunque caratterizzato da un continuo scambio di atleti tra nazioni, rendendo la situazione complessa ma attiva.