L’area riformista del Partito Democratico (Pd) critica la segretaria Elly Schlein dopo i deludenti risultati dei referendum. I rappresentanti della minoranza, come Pina Picierno e Filippo Sensi, hanno esprimendo preoccupazione rispetto all’approccio della leadership, mentre Stefano Bonaccini mantiene un tono più pacato. Sottolinea che la bassa partecipazione, con oltre due terzi degli italiani che non si sono espressi, richiede una riflessione profonda.
Picierno ha dichiarato che il risultato costituisce “una sconfitta profonda e evitabile” e ha esortato a riconoscere l’importanza dei circa 14 milioni di elettori che hanno partecipato, anche se non sufficienti per vincere le prossime elezioni politiche. Gualmini ha criticato l’impegno del partito per un referendum che ha finito per colpire se stesso, definendolo un boomerang.
Giorgio Gori ha evidenziato come il Pd si sia inserito in una battaglia ideologica poco comprensibile per molti cittadini, e Sensi ha avvertito che i referendum, volti al passato, hanno portato a una sconfitta dolorosa per il centrosinistra, specialmente su questioni di lavoro. Anche Lia Quartapelle ha messo in guardia che le attuali strategie non bastano più, invitando il partito a considerare nuove analisi e risposte per attrarre un pubblico più ampio.
In attesa di una riunione della Direzione per un confronto utile, l’area riformista decide di non attaccare per non dare ulteriore eco agli oppositori di centrodestra.
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Fonte: www.adnkronos.com