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martedì, 13 Maggio, 2025
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Pensioni anticipate in calo: -11% nei primi tre mesi del 2025

Continua a ridursi il numero delle pensioni anticipate in Italia. Con l’esaurimento dell’effetto Quota 100 e le nuove misure del governo Meloni, gli assegni liquidati dall’INPS sono diminuiti nel primo trimestre del 2025. Secondo il monitoraggio dell’INPS, tra gennaio e marzo, sono stati erogati 54.094 nuovi trattamenti anticipati, un dato destinato a crescere con l’elaborazione delle richieste ancora in sospeso. Questo rappresenta un calo del 23,09% rispetto ai 70.334 assegni versati nello stesso periodo del 2024. Le stime indicano però che la riduzione finale potrebbe attestarsi tra l’11% e il 12%, considerando circa 8.000 richieste aggiuntive ancora da evadere.

Nello stesso arco temporale, l’INPS ha liquidato complessivamente 194.582 nuove pensioni, con un importo medio di 1.237 euro al mese, in aumento rispetto ai 1.229 euro del 2024. Tuttavia, il gap pensionistico di genere è accentuato: le donne ricevono in media assegni inferiori del 31,97% rispetto agli uomini. Nel trimestre sono state liquidate 26.683 pensioni anticipate per dipendenti del settore privato, con una diminuzione del 19,43%, e 8.014 per i dipendenti pubblici, con un calo del 33,85%.

Tra le diverse gestioni previdenziali, quelle dei dipendenti pubblici hanno visto la liquidazione di 16.791 pensioni con un importo medio di 2.172 euro, mentre i dipendenti privati hanno ricevuto 83.260 trattamenti per 1.432 euro medi. Pertanto, si registrano significative differenze tra le gestioni previdenziali dell’INPS.

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