Una nuova proposta di legge, recentemente approvata in prima lettura dalla Camera dei Deputati, mira a modificare il sistema dei permessi della Legge 104/1992, che tutela i diritti dei lavoratori con malattie invalidanti e dei caregiver. Tra le principali novità, si prevede l’introduzione di 10 ore aggiuntive di permesso retribuito per visite ed esami medici, rispondendo alle crescenti esigenze di conciliazione tra lavoro e salute. Attualmente, la legge consente l’uso di tre giorni di permesso retribuito al mese, frazionabili in ore, per assistere familiari con disabilità grave. Tali permessi possono essere richiesti per coniugi, figli, genitori e, in alcune circostanze, anche parenti fino al terzo grado.
Il limite di tre giorni si è rivelato insufficiente per molte famiglie, mentre la richiesta di assistenza per malattie gravi è in aumento. La proposta di legge introduce quindi 10 ore di permesso retribuito annuo specificamente per visite mediche, esami diagnostici, analisi cliniche e trattamenti terapeutici. È importante sottolineare che queste ore non sostituiscono i tre giorni mensili.
Inoltre, per i minori malati, le ore aggiuntive di permesso saranno assegnate al genitore che accompagna il figlio durante le visite, fornendo supporto alle famiglie con bambini affetti da patologie croniche. Questo ampliamento dei permessi rappresenta un passo verso il riconoscimento delle difficoltà familiari e una risposta concreta alle esigenze di salute. Ora, il testo attende l’esame del Senato, dove potrebbero esserci modifiche. L’orientamento politico generale punta a rafforzare la protezione per i lavoratori vulnerabili.
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