I medici del Regno Unito stanno testando “pillole di cacca” contenenti feci liofilizzate di donatori sani per contrastare infezioni gravi causate da superbatteri resistenti agli antibiotici. Questi batteri, che ogni anno causano circa un milione di morti, possono originare nell’intestino, considerato il principale serbatoio di resistenza agli antibiotici.
Il dottor Blair Merrick, coinvolto nella sperimentazione presso gli ospedali Guy’s e St Thomas, ha sottolineato il rischio che i superbatteri lascino l’intestino e provochino infezioni in altre parti del corpo, come il tratto urinario. La strategia delle pillole non è così insolita, poiché il trapianto fecale è già usato per trattare casi gravi legati a Clostridium difficile.
Lo studio ha coinvolto 41 pazienti con infezioni recenti da batteri resistenti. Ai partecipanti sono state somministrate pillole ricavate da feci donate, analizzate per garantire l’assenza di batteri nocivi. La polvere ottenuta è conservata in capsule capaci di resistere all’acidità gastrica e raggiungere l’intestino, dove rilascia i batteri benefici.
I risultati preliminari mostrano che i batteri donati perdurano nell’intestino almeno un mese dopo l’assunzione. I medici hanno riscontrato segnali promettenti che indicano come questi batteri possano competere con i superbatteri per nutrienti e spazio, riducendo o eliminando la loro presenza. Inoltre, la diversità della flora batterica intestinale aumenta, migliorando la salute generale e la resistenza a nuovi agenti infettivi.
Elaborazione AI: RassegnaNotizie.it
Fonte: www.agi.it