In una casa semidetached alla periferia di Londra, “David” può fornire l’accesso a partite di calcio in diretta da tutto il mondo per 50 sterline all’anno. Il suo metodo consiste nell’utilizzare un Amazon Fire Stick, un dispositivo che di solito costa 40 sterline e che consente di accedere a piattaforme come Netflix, Amazon Prime Video, YouTube e molte altre. Tuttavia, il Fire Stick di David è stato modificato per eseguire un’applicazione che può sbloccare migliaia di canali premium.
La vendita avviene in forma anonima, con la consegna digitale: un messaggio su Facebook o WhatsApp, un bonifico tramite PayPal e una chiave di accesso falsa per sbloccare le partite di calcio in diretta a un prezzo inferiore. David, che non è il suo vero nome, non si pente e offre consigli franchi a coloro che acquistano da lui. Se le società di trasmissione della Premier League non fossero così avidi, non ci sarebbe un problema, afferma.
La pirateria digitale costa all’economia fino a 7 miliardi di sterline, secondo uno studio del Centro di eccellenza per le statistiche economiche. Il commercio di dispositivi modificati ha scatenato una guerra digitale guidata da un ex funzionario dell’FBI, contrapponendo criminali tecnicamente esperti agli investigatori della Premier League armati di forensi, processi privati e raid di polizia.
Il settore della pirateria sportiva è un business lucrativo, con il mercato nero dei dispositivi di streaming in continua crescita. I clienti possono acquistare un Fire Stick modificato o acquistare un abbonamento per accedere a canali premium. Gli investigatori trattano i dispositivi sequestrati come scene del crimine, esaminando i dati e le tracce digitali per identificare i responsabili.
La Federazione contro la pirateria (FACT) rappresenta i broadcaster e i titolari dei diritti di trasmissione del Regno Unito e conduce indagini guidate dall’intelligence. Il loro obiettivo è quello di rendere la pirateria più rischiosa, più difficile e meno redditizia. Tuttavia, per i tifosi comuni, i pericoli sono spesso invisibili, come nel caso di “Joe”, un tifoso di 70 anni che ha imparato a sue spese che la pirateria può comportare rischi nascosti e una costante ombra di applicazione della legge.
