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Positano, rifugio dell’anima: Un viaggio nella memoria degli esuli del Novecento per il 50° anniversario del Centro di Storia e Cultura Amalfitana

Durante le celebrazioni per il cinquantesimo anniversario del Centro di Cultura e Storia Amalfitana, uno dei momenti culminanti è stato dedicato al catalogo “In fuga dalla storia. Esuli dai totalitarismi del Novecento sulla Costa d’Amalfi”, curato da D. Richter, M. Romito e M. Talalay. Pubblicato nel 2005, questo catalogo rappresenta un’opera di grande valore storico e culturale, evidenziando un capitolo spesso trascurato della storia europea: gli esuli che trovarono rifugio nella Costiera Amalfitana.

Nell’Italia degli anni bui del Novecento, artisti, scrittori e intellettuali, in particolare di origini ebraiche tedesche o russe, cercarono una pausa dalle violenze ideologiche. A Positano arrivarono nomi celebri come Stefan Andres, Rudolph Nureyev e Igor Stravinskij. Questo piccolo borghi divenne un rifugio, un luogo dell’anima che garantì serenità e libertà a chi fuggiva da terre martoriate.

Il catalogo raccoglie testimonianze visive, lettere, opere d’arte e documenti, creando un’immersione nel microcosmo di ricordi ed emozioni. La mostra sottolinea l’importanza della Costiera come crocevia di culture e umanità. È un’occasione preziosa per riflettere sulla fragilità della libertà e sul potere della cultura come ponte tra mondi.

Inoltre, l’amministrazione locale sta portando avanti iniziative per coltivare la memoria, come la pubblicazione di libri e un catalogo multimediale delle tombe nel cimitero, dove riposano grandi personalità come Armin Wegner. Questo patrimonio culturale merita di essere conosciuto dalle future generazioni, affinché comprendano l’importanza della storia e della cultura di Positano.

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