L’operazione tra Poste Italiane e Cassa depositi e prestiti (Cdp) su Tim è stata finalmente approvata. Poste acquisisce il 9,81% di Tim da Cdp, cedendo in cambio il 3,78% di Nexi, un’azienda di pagamenti elettronici. Cdp, che detiene già il 35% di Poste, mira a ristrutturare Tim, un’azienda considerata strategica, attirando l’attenzione di soggetti come la francese Iliad e il fondo britannico Cvc. Il governo italiano ha mostrato l’intenzione di proteggere gli interessi nazionali in merito a Tim, come dichiarato dal ministro Giorgetti che ha affermato di utilizzare il golden power per garantire la sicurezza nazionale nelle operazioni.
Diversi analisti suggeriscono che l’intervento di Poste potrebbe rallentare i piani di acquisizione di Iliad e Cvc, stante la possibilità di un rilancio di mercato per Tim. Poste e Cdp hanno sottolineato la logica industriale dietro l’operazione, con Poste che evidenzia come l’acquisizione faciliti l’evoluzione dei rapporti commerciali tra le due aziende. Sono in corso negoziati per collegare i servizi di Postepay all’infrastruttura mobile di Tim.
Cdp parla di una “strategia industriale” che va oltre Tim, vedendo l’operazione come un modo per creare sinergie e consolidare il mercato delle telecomunicazioni in Italia. Con la cessione del 3,78%, Cdp aumenta la sua partecipazione in Nexi al 18,25%, supportando ulteriormente la strategia di un’azienda chiave nel settore dei pagamenti digitali in Europa, accanto a Cassa che è stata un partner fondamentale sin dall’inizio di Nexi.